Dopo mesi e mesi di incertezza finalmente il fatidico giorno è arrivato. Il 3 novembre infatti è stato il “click day”, ossia il giorno in cui il famoso portale che in questi mesi si stava procedendo a strutturare per il concreto ottenimento del voucher relativo al bonus bici sarebbe divenuto finalmente attivo.
Ma facciamo un passetto indietro.
Sono passati diversi mesi da quando il Governo Conte ha annunciato l’introduzione del “bonus mobilità” ossia un incentivo volto ad agevolare gli spostamenti previsti durante l’ondata di assembramenti della “fase 2”.
L’obiettivo del bonus era dunque quello di incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale, che garantissero il diritto alla mobilità delle persone nelle aree urbane in tempi di Covid.
In particolare nel decreto del 4 maggio 2020, che ha previsto l’introduzione del bonus mobilità si stabiliva lo stanziamento di un conspicuo plafond, per supportare l’acquisto di biciclette, muscolari, elettriche e monopattini al fine di incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto individuale, scongiurando al contempo l’uso di mezzi di trasporto pubblici ove il rischio di diffusione del virus era nettamente maggiore.
Nei mesi precedenti inoltre sono state resi noti gli step per ottenere tale vantaggioso bonus:
- Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno antecedente a quello di inizio operatività dell’applicazione web e non oltre il 31 dicembre 2020): è previsto il rimborso al beneficiario; per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303) e allegarlo all’istanza da presentare mediante l’applicazione web.
- Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene/servizio richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sull’applicazione web il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati per ritirare il bene o godere del servizio individuato.
Ovviamente ciò presupponeva il possesso dello SPID, ossia un’dentità digitale contenente tutte le generalità del richiedente tramite cui accedere al portale messo a punto dal Governo per generare materialmente il bonus.
E allora tutti pronti sulla linea di partenza in attesa del giorno tanto atteso.
Tutto però si è fermato il giorno stesso per un motivo preciso: le risorse erano esaurite e il plafond messo a disposizione dal ministero è terminato nel giro di poche ore per le tante domande di prenotazione. Erano 215 milioni i fondi messi a disposizione dal ministero: 99 spesi in rimborsi e 116 in voucher. Tutto nel giro di 24 ore. Cosa che ha costretto il ministero a interrompere il flusso di domande.